giovedì 23 febbraio 2012

Questione di Fiore

Non voglio apparire troppo egocentrico sin dai primi post. Ma sono assai perplesso sul fatto che lo slogan "Vota Fiore, cogli un'opportunità", oltre a far sorridere, possa anche funzionare. E l'assonanza tra il cognome del candidato e il mio mi inquieta. Ecco di chi parlo: Michele Fiore, 34 anni, candidato alle primarie del centrosinistra per fare il sindaco a Lerici, in Liguria. Primarie con quattro rivali (tre del Pd) in programma proprio questa domenica, 26 febbraio.

Sostiene Fiore.
Comunità, turismo, giovani e impresa sono per noi alcune della parole chiave da cui ripartire per il rilancio di Lerici.

E spiega. 
Lerici ha immenso bisogno di caratterizzarsi, facendosi “prodotto” turistico, investendo sul turismo “lento” e consapevole, sul tipico, sul locale, valorizzando la sua storia, la sua cultura e le sue tradizioni per conquistare nuovi segmenti di mercato: il fatto che Lerici, ancora una volta, non sia presente alla BIT (Borsa Italiana del Turismo), unico Comune turistico della nostra provincia, è l’esempio più lampante di come, ad oggi, quel “prodotto” non esista ancora.

Michele Fiore
Idee chiare e semplici, volto fresco e politicamente accattivante (anche se la foto a fianco, in verità, non gli rende onore), ha incassato pure l'endorsement dell'emergente dirigente Pd Pippo Civati.

Ma lo slogan, lo slogan proprio no, non ci siamo. "Cogli un'opportunità" è semplicemente agghiacciante, specie se abbinato al cognome del candidato. Verrebbe da rispondere: anche no. Ricordatemi di non ricordarmene, qualora mai nella vita mi candidassi a qualcosa. "Porta Fiori nella cabina elettorale". "Fiori e non opere di bene". "Metti Fiori nella tua città", "Fiori per te". Come si evince, meglio evitare. Poi, scritto da uno che chiama il suo blog "Mazzi di Fiori", ecco, magari perde di credibilità. Non so, forse potevo tacere, ma non ce l'ho fatta.

E comunque giocare col proprio cognome è pericoloso. Chi non ricorda la campagna dello sciagurato sindaco lampo di Bologna, Flavio Delbono? C'è Delbono a Bologna ha fatto la fortuna, soprattutto, della campagna di sfottò post dimissioni e guai giudiziari messa in campo dal Pdl per le Regionali dell'anno successivo. 

Lo slogan di Delbono (2009)
La presa in giro del Pdl (2010)
Marco vota: slogan neutri, ironici e che magari facciano sognare. Lasciam perdere i cognomi, per carità.

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