mercoledì 23 gennaio 2013

La mummia leader della "colazione"



Sondaggi: il Pdl si avvicina al 20%
Grottesco, quasi surreale, l’ennesimo assalto del Cavaliere al Palazzo del potere. Dopo venti controversi anni di attività politica (Forza Italia nacque alla fine del 1993) e 3.340 giorni vissuti da Presidente del Consiglio, Silvio c'è.

Non sarebbe nemmeno un tema serio, se non fosse che un quinto degli italiani, presumibilmente, tornerà a votare Berlusconi


Aggiungendo quel che rimane della Lega Nord post scandali, addirittura un quarto degli elettori si dovrebbe affidare ancora una volta a lui, magari non come premier – come assicura ogni tre secondi il segretario padano Roberto Maroni – ma almeno come leader della coalizione (o della "colazione", come ha scritto l’account twitter leghista della Camera).


Il ritorno della mummia nostrana – come perfidamente ha titolato il quotidiano francese Liberation – porterà conseguenze orride. Non vincerà, ovvio. Tuttavia, in stretta collaborazione con Grillo e Ingroia, contribuirà alla nascita di un mostruoso governo tricefalo Bersani+Vendola+Monti. Che non consentirà al Paese né di avere una guida socialdemocratica né liberale, lasciandoci nel limbo della poca chiarezza, della litigiosità perpetua, della mediazione politica generalmente tarata al ribasso. La tentennante e debole Italia, edizione 2013.
No, stavolta proprio non sono fiducioso. Temo (e prevedo) che torneremo a votare entro due anni. Spero chiaramente di sbagliarmi, certo del fatto che come disse argutamente il grande fisico danese Niels Bohr – “le previsioni sono difficili, specialmente quando riguardano il futuro”.


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