martedì 13 marzo 2012

Torna a casa Marta

“Lei lo tradisce, lui si vendica con un manifesto in tangenziale”. Sul web è subito caos. Due marzo, sulla Pedemontana a Fiorano compare un cartellone gigante, scritte nere su fondo bianco. 

Cara “ex” Marta, ormai lo sanno tutti che mi tradisci col commercialista. Ti ho sempre voluto bene, ma adesso basta. Tuo “ex” Giovanni
Scandalo e chiacchiericcio. Una martellente pressione tv di saghe d’amore promiscuo, da Beautiful al Grande Fratello, ci ha educato alla spettacolarizzazione emotiva più estrema. Assetati di pruriginose storie di corna (meglio se altrui), ci fermiamo davanti al cartello, facciamo inversione, commentiamo coi colleghi, c’interroghiamo, scorriamo veloci nella rubrica telefonica alle voci Marta e Giovanni, che non si sa mai. Arriviamo a ripassare mentalmente persino la fisionomia del nostro commercialista di fiducia, saggiandone lo charme e vagliando indizi sulla sua rettitudine morale. E appena raggiunto il pc, via al gossip via social media. Su Facebook (zona distretto ceramico) impazzano foto postate, commenti sagaci o solidali, dibattiti e domande, scherzi e ironie.
Quattro giorni dopo, a sorpresa, la replica. 

Caro Giovanni, non hai capito nulla, io ti amo e ti amerò per sempre. Tua Marta
La presunta fedifraga che risponde con la stesso costoso mezzo di comunicazione? Se già la prima sortita appariva sospetta, la seconda - pur altrettanto popolare e cliccatissima - ha reso gli scettici la maggioranza. Primo motivo: un sms costa meno. La rabbia, poi, si può sempre sfogare in ben altri modi, magari più pudichi e intimi. Ma soprattutto, qui c’è puzza di viral marketing
I sentimenti, come ha evidenziato anche la Gazzetta di Modena online, qui c’entrano poco. Trattasi con ogni probabilità di una astuta campagna pubblicitaria tesa a suscitare interesse e attesa.
Informa la Gazzetta.
In gergo questi cartelloni si chiamano “teaser”, dall'inglese “to tease”, ovvero “stuzzicare”. Si tratta di una campagna pubblicitaria preliminare che mira a suscitare curiosità, senza però rivelare nomi o marche. Solo in un secondo momento il mistero viene svelato, con una seconda campagna “follow up” in cui il prodotto viene pubblicizzato esplicitamente. L’agenzia che ha affisso il cartello e il committente smentiscono. Ma fa parte del gioco. 

Spiegazione più che verosimile. Ma quale sarà la fine della storia tra Marta e Giovanni? La mia ipotesi, che in caso fosse errata potrebbe diventare suggerimento, rimanda a una struttura pubblica a gestione privata che dista poco dai cartelli affissi: il centro sportivo Ca’ Marta. Pensate. Giovanni sbotta rabbioso, Marta replica professando il suo amore. Cosa di meglio di un classico finale a lieto fine, con Marta che torna sotto il tetto coniugale con il pubblico placet del compagno, che commosso la accoglie scrivendo.
Torna a Ca' Marta
Amici di Ca’ Marta, se non siete voi i promotori della campagna, affrettatevi ad appropriarvene.

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