domenica 4 marzo 2012

Sulla barca di capitan Siganza

La politica ha due problemi che cominciano per P: partecipazione e passione. Sono pochi quelli che se ne occupano, mentre prevalgono rabbia, diffidenza, disillusione. Chi se ne occupa spesso entra nella melma dell’establishment, si omogeneizza al sistema, perde sogni, carica e ideali. Per me la politica è lo strumento più efficace per cambiare (in meglio) il mondo. Per me il politico è il custode dei sogni collettivi.

Sighinolfi
Bisogna quindi fare tesoro di ogni esperienza politica positiva. A Sassuolo, paese governato oggi dal centro destra, qualcosa di molto interessante sta accadendo nell’altro versante politico. Da una costola del forum distrettuale giovani, creato per iniziativa del Partito Democratico, è nato GREASE (Gruppo di responsabilità economica, amministrativa, sociale ed etica), un innovativo strumento di dibattito, un gruppo di lavoro aperto, senza barriere di tessere o partiti. Tra i principali promotori, Enrico Sighinolfi (Johnny Siganza per il popolo di Facebook) e Marco Biagini, consigliere comunale a Fiorano Modenese.

Un gruppo che vuole approcciare il complesso tema delle politiche giovanili ai tempi della crisi con analisi, contenuti nuovi e proposte che provengono “dal basso”, per poi presentarle all’interlocutore preferenziale che i ragazzi si sono scelti: il Partito Democratico.
Biagini

Tanti i temi nel mirino: le 44 diverse forme contrattuali per assumere, l’abuso di contratti a progetto o partite Iva, la re-distribuzione della ricchezza e l’aumento dei salari, il reinvestimento obbligatorio, l’imposizione fiscale, il rapporto tra imprenditore e lavoratore. Ma anche il diritto alla casa e l’attenzione all’ambiente.

GREASE propone a imprese, sindacati e politica un “Progetto per il patto etico”

Dicono i Greasers.
Dobbiamo riprendere il discorso lasciato a mezz’aria di un Tecnopolo di ricerca collegato con la rete dei Tecnopoli presenti in tutta la Regione, per mantenere sul territorio senza disperderle le nostre eccellenze. Dobbiamo portare avanti le istanze del tessuto produttivo del distretto per abbattere quanto più possibile costi di trasporto e costi energetici, perché ridurre questi costi è meno socialmente impattante che tagliare le risorse umane. Dobbiamo riuscire a utilizzare quantomeno i contratti a tempo determinato in sostituzione dei co.co.pro, perché un contratto a progetto incide sulla produttività dei lavoratori in maniera estremamente negativa.
E ancora. 
La pubblica amministrazione deve interrogarsi su chi sono i propri partner: non può più accadere che vi siano cooperative che lavorano con il Comune i cui operatori vengono retribuiti con contratti full time a meno di 700€ mensili. Dobbiamo fornire alle imprese firmatarie un certificato di qualità etica, affinché si possa cominciare a parlare di green society a fianco della green economy. Dobbiamo creare un modello culturale nuovo nella gestione dell’impresa ed esportare anche quello assieme ai nostri prodotti. Per questo l’Unione dei Comuni deve avviare contatti anche con distretti produttivi al di fuori di quello sassolese, deve rivendicare peso politico nei confronti della Provincia, della Regione e del Parlamento, deve allacciare tutti i rapporti possibili a beneficio del territorio.
Per l’intervento di presentazione di GREASE, avvenuto di recente a un convegno economico del Partito Democratico locale, Siganza aveva preparato un finale ad effetto. Non lo ha espresso compiutamente, per eccesso di passione ed emozione. Ma siccome mi piaceva, lo scrivo qua.
Di questo dobbiamo cominciare a discutere, nella speranza che il nuovo governo sappia operare, per davvero e non per finta,  con equità; sappia inserire nelle sue riforme un salario minimo, sappia punire adeguatamente l’evasione fiscale abbassandone la pressione sui più piccoli, e ponga l’attenzione su quei 500€ di differenza che fanno la differenza tra mangiare e non mangiare. Poiché chi nel 2012 recepisce un salario inferiore agli 800€ non può definirsi libero nella società di oggi. Tra 800€ al mese e 1300€ al mese la differenza è tra la libertà e la non libertà. Tra 150.000€ al mese e 100.000€ al mese la differenza è la lunghezza della barca. E il diritto alla barca non è contemplato nella Costituzione di questa nazione.
Benvenuti sulla barca di capitan Siganza.

6 commenti:

  1. Sighi è un giusto, ma io non smetteró mai di stuzzicarlo x evitare che anche lui si ubriachi di politichese e astuzie da militante navigato!

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    1. Stuzzicalo costantemente, come bisognerebbe fare con chiunque faccia politica.

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    2. però lui da un po' non mi caga più...secondo me sbaglia...ma forse no: a dire il vero anch'io è un po' che non mi cago più, quindi...

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    3. No, no, Siganza è ancora bello attivo e tonico. Ne ho recentissime testimonianze. E anche Grease cresce e produce: prestissimo succose novità e idee e contenuti e proposte e pubbliche presentazioni...

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  2. Tutto giusto, rimane cmq da verificare se il Young PD abbia ragione a rivalutare le basi "liberistiche" del marxopensiero, fondamentalmente imperniato sul capitale.

    Ovvero: "la libertà esiste sopra la soglia degli 800 euro", VS "inventiamo vita sotto gli 800 euro".

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    1. Uh ma che bel tema... Io intanto vorrei migliorare la situazione di tanti lavoratori clamorosamenti sottopagati rispetto al costo medio della vita. E qui condivido il tema siganziano della libertà. Poi che si pensi anche a un altro modello di vita, al piano b, forse sarebbe opportuno. Anche per la politica, oltre che a livello individuale.

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